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Orhan Pamuk rappresenta una di quelle personalità che lasciano il segno: dopo aver rifiutato il titolo di “Artista di Stato”,  diventa il primo turco della storia a ottenere un Nobel nel 2006. 

Oran PamukOccupa una posizione per certi versi scomoda, ma è un autore che è necessario conoscere se si vogliono comprendere a fondo alcuni temi fondamentali legati alla cultura turca, e in generale a quella delle terre di confine, e che sono nel Dna delle sue opere. 

Leggere Pamuk significa principalmente affrontare due temi:

  • L’identità, in particolare quella della società turca

  • La dicotomia tra oriente e occidente, che pervade e caratterizza la cultura della mezzaluna

È infatti famosa la sua dichiarazione, in riferimento al ponte di Galata: «Ho capito che il meglio era essere un ponte fra due rive. Rivolgersi alle due rive senza appartenere».

Di lui mi ha sempre incuriosito l’aneddoto relativo al suo cognome: nel 1934, a causa della legge turca sui cognomi, la sua famiglia dovette sceglierne uno e decise di adottare Pamuk, che in turco significa “cotone”, ad indicare il colore chiaro della loro carnagione. Una scelta molto identitaria che Ohran mise al centro di tutta la sua produzione letteraria.

La sua cultura borghese, la sua origine circassa, i suoi studi privilegiati di architettura e poi di giornalismo e il suo schieramento politico lo collocano tra gli intellettuali più eclettici del suo tempo. 

Pamuk è uno degli scrittori turchi più letti e più tradotti al mondo e la sua coerenza tematica riesce ad attraversare in maniera stupefacente e pervasiva i due generi che sono rappresentativi della sua produzione: la narrativa non di genere con forti richiami sociali e lo storico.

Tuttavia sono la sua capacità di intessere trame articolate e costruire personaggi complessi che incatenano il lettore alle pagine dei suoi romanzi e costituiscono i suoi tratti autoriali più stupefacenti. Leggere Pamuk è un’esperienza immersiva e totalizzante.

A mio avviso, ogni suo libro andrebbe letto, ma sono convinto che i seguenti siano davvero gli irrinunciabili:

  • Il libro nero

Un affresco di Istanbul, della Turchia e della cultura turca.

È la storia di Galip, una vicenda personale che diventa un giallo; un romanzo che è insieme il cesello di una società piena di contraddizioni e l’affresco di una città malinconica e solenne. Lo ritengo uno dei riflessi più potenti della figura e della personalità di Ohran, in cui l’ambientazione, così realistica, è la protagonista d’eccezione. Se ami Istanbul devi leggerlo!

  • La casa del silenzio

Una sorta di saga familiare che mette in scena uno spaccato turco alle soglie del Golpe di Evren, uno dei momenti salienti che hanno cambiato per sempre la storia della Turchia.

Un affresco con personaggi che sono archetipi della società turca prima della sua definitiva trasformazione e, sullo sfondo, il tema sempre caro a Ohran della dualità oriente/occidente. Imperdibile per i personaggi (Fatma è un capolavoro!), ma anche incantevole per le atmosfere e per quell’occhio prospettico rivolto al passato e alla Storia. Un libro che è come una lenta barca che naviga sul Bosforo, da cui lasciarsi trasportare senza chiedersi dove vuole approdare.

  • Il castello bianco

Un romanzo storico d’eccezione, pieno di simbologia: è quello che io ritengo il manifesto poetico di Pamuk sul tema della dualità occidente/oriente.

Un’ambientazione seicentesca tra astrologi e sultani, una somiglianza straordinaria tra due uomini appartenenti a due universi paralleli. Esempio perfetto della capacità di Pamuk di calare i temi a lui cari in trame sublimi e mondi lontani. Lo si legge tutto d’un fiato, anche perché la ricostruzione della Turchia dei Sultani è inebriante.

Se poi “Il Castello bianco” ti ha affascinato, allora prosegui la lettura con “Il mio nome è rosso”: non te ne pentirai! 

Pamuk è uno dei pochi scrittori di cui ho riletto i libri più volte, perché la sua è un’opera stratificata e ogni rilettura, in ogni fase della vita, permette di cogliere un livello differente. 

Fatti tentare e se ami gli storici fatti tentare ancor di più: parti alla scoperta di Orhan Pamuk proprio da questi!

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