La favola di Peter Pan, è forse tra le più conosciute, grazie anche a Walt Disney ed il suo film animato.
Ma tutto parte da un libro scritto da J.M. Barrie nel 1902. Il personaggio di Peter Pan, è stato sviluppato in film, film d’animazione, fumetto ed ora anche in Musical.
Il musical “Neverland, l’isola che non c’è” con la magistrale interpretazione di Roberto Ciufoli, nell’interpretazione di un Capitano Uncino, fuori dalle righe del romanzo o del cartoon. Qui lo ha reso simpaticamente imbranato, e con battute che richiamano i tempi attuali. Non dimentichiamo che Roberto, non è un comico ma un attore comico, che fa la differenza. Un cast ben costruito, alquanto pieno di personaggi di contorno, che interagiscono con i protagonisti principali. Come in ogni musical che si rispetti, non mancano i balletti, con uno stuolo di ballerini che non si limitano solo a ballare. Grandi voci potenti hanno interpretato la parte musicale. L’attore che meno mi ha convinto, è stato proprio chi ha interpretato Peter Pan. Forse l’aspetto non propriamente da bambino, e con una voce che se anche potente non la dominava, ma era il contrario. La scenografia, con proiezioni a volte anche tridimensionali mi ha convinto, e mi sono piaciute anche le scelte dei costumi che se non fedeli, riuscivano a dare la sensazione esatta di quello che era l’intento del regista. Un musical pieno, che ha tempistiche serrate con l’utilizzo dei balletti. Bravo Roberto Ciufoli!
Antonio Ventura Coburgo de Gnon