SBILANCIAMENTO VOLI SCANDALOSO DA AEROPORTI DI PUGLIA, MA EMILIANO FA FINTA DI NIENTE”
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani
“Nei primi dieci mesi di quest’anno il traffico passeggeri negli aeroporti pugliesi è cresciuto del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, ma continua ad allargarsi la forbice tra l’Aeroporto del Salento e quello di Bari, a causa delle politiche sbilanciate di Aeroporti di Puglia. I passeggeri dello scalo brindisino sono cresciuti in un anno del 5,79%, mentre quelli dell’aeroporto barese del 10,72%. Praticamente la metà: una disparità figlia di una programmazione studiata a tavolino che penalizza il Salento, tagliato fuori dai collegamenti internazionali più importanti e relegato ad un traffico residuale. Parlano i numeri: oggi, 7 novembre 2024, dal sito di Aeroporti di Puglia risulta che i voli in partenza da Bari sono in tutto 45, di cui 17 internazionali, a fronte dei soli 18 voli in partenza da Brindisi, di cui appena 2 internazionali. Dall’Aeroporto del Salento decolla oggi un numero di aeroplani due volte e mezzo inferiore rispetto a Bari, e sulle destinazioni internazionali stendiamo un velo pietoso.
Ad agosto scorso denunciammo l’ennesimo favoritismo: 8 nuove tratte low cost su Bari, rispetto alle 2 su Brindisi. Le logiche Bari-centriche si rivelano anche nei prezzi e negli orari dei voli, tanto da spingere i viaggiatori a disertare Brindisi, considerati anche i disagi e il costo del trasferimento dall’aeroporto alle località di destinazione. Per non dire dei gravi deficit nell’aerostazione salentina: desk di accettazione, aree di sosta e servizi igienici insufficienti, assenza di finger di collegamento con la pista, che costringe a raggiungere gli aerei in decollo sotto le intemperie.
Visto che il presidente di Aeroporti di Puglia continua a concentrare risorse e interventi sull’Aeroporto della sua città, Bari – che guarda caso è diventata la prima meta turistica grazie a questa spinta sull’incoming – sollecitiamo il presidente Emiliano a farsi carico del problema di gestione degli scali regionali e in particolare delle esigenze finora ignorate dei cittadini del Salento, e dei turisti che lo scelgono come meta di vacanza e si ritrovano alle prese con i disservizi dovuti a trasporti carenti. Tutto questo ci penalizza e ostacola il pieno decollo del nostro territorio”.